Tipiche del periodo di Carnevale e della festa di San Giuseppe, a me le frittelle ricordano tanto mia nonna Beppina (Giuseppina).
Lei ogni volta ne preparava in gran quantità e quello che non mancava mai, era il vassoio per suo nipote Mario e sua moglie Mariarosa.
Purtroppo né lei né loro ci sono più, ma ogni volta che le mangio non posso fare a meno di ricordare questa “tradizione di famiglia”.
Non so se questa è la sua vera ricetta, ma di sicuro è qualcosa che le si avvicina molto; era nel quaderno di mamma e forse è solo stata trascritta ascoltando le sue indicazioni, ma il loro sapore si avvicina molto a quello di quelle che faceva lei.
Le sue frittelle erano piccole, morbide all’interno e con una golosa crosticina esterna, per niente unte.
Non erano molto dolci, ma lei diceva sempre che più zucchero si mette all’interno, più olio poi prendono in cottura (“lo zucchero si riaggiunge dopo averle fritte” diceva sempre).
Di ricette ce ne sono tante, ogni nonna credo abbia la propria: c’è chi aggiunge farina, chi gli albumi li monta a neve, addirittura chi le uova non le mette proprio.
Gli aromi, come l’uvetta si possono omettere, ma nonna li metteva e io ho fatto come lei.
Dimenticavo…sono prove di glutine!
Ingredienti:
1 litro di latte, 500 ml di acqua, 500 g di riso originario, 5 uova intere, 3 tuorli, 5 cucchiai di zucchero semolato, 100 g di uvetta, 1 baccello di vaniglia, 1/2 bustina di lievito per dolci, 2 arance (solo la scorza grattugiata), 2 cucchiai di rum, un pizzico di sale, olio di arachidi per friggere, zucchero per spolverare.
Procedimento:
Mettete l‘uvetta a mollo in acqua fredda.
In una pentola mettete a bollire il latte con l’acqua, lo zucchero semolato, i semi della vaniglia e il sale e quando bolle versateci il riso.
Non appena sarà cotto, scolatelo e lasciatelo freddare (mia nonna lo cuoceva addirittura la sera prima e lo lasciava a scolare tutta la notte, per poi friggere la mattina successiva).
Versate il riso in una zuppiera, unite le uova precedentemente sbattute con una forchetta e mescolate.
Aggiungete il rum, il lievito, l’uvetta strizzata, la scorza delle arance grattugiata ed amalgamate bene.
Mettete a scaldare l’olio in un pentolino a bordi alti e quando sarà ben caldo, friggete il composto a cucchiaiate.
Via via che sanno belle dorate, scolate le frittelle, cospargetele di zucchero e servitele ancora calde.